Descrizione
Gli insegnanti sono costantemente alla ricerca di metodi che agevolino il loro lavoro, finalizzato alla costruzione attiva del sapere da parte degli studenti. Potremmo dire che fu già Socrate, con l’idea della maieutica, a dipingere il ruolo dell’insegnante: modellare la mente affinché l’alunno possa fare una ricerca interiore e riesca a tirare fuori il sapere che contiene, grazie alle linee guida dei professori.
In aiuto alle esigenze del corpo docente, è utile realizzare in anticipo una programmazione delle attività e gettare le basi di quello che sarà il lavoro da svolgere durante l’anno scolastico.
La prima cosa da chiarire è che, con la L. 53/2003 e L. 59/97, relative all’autonomia della scuola, il vecchio concetto del “programma” è andato in pensione, sostituito dal termine “curriculo”, un percorso formativo che considera l’insegnamento e l’apprendimento come un sistema di aggregazione, e non più come momenti isolati tra loro.
Il curriculo si esplica attraverso due fasi: progettazione e programmazione. Vediamole nel dettaglio:
La progettazione evidenzia tutte quelle azioni che, a lungo termine (spesso triennale), gli operatori scolastici mettono in atto per raggiungere i parametri formativi fissati a livello nazionale
La programmazione, che traduce la progettazione, individua i bisogni cognitivi ed educativi, mettendo in chiaro le attività concrete che gli insegnanti compiono per organizzare la didattica. Viene realizzata tenendo presente un periodo più breve, un anno scolastico o anche un quadrimestre
I due momenti, entrambi utili per raggiungere gli scopi didattici (e spesso confusi tra loro), rappresentano in realtà due diversi aspetti: il primo delinea le linee da seguire, ossia i confini entro i quali operare, mentre la seconda è la messa in opera delle indicazioni all’interno della classe.
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Ulteriori informazioni
Lo strumento principale della fase di progettazione è il POF (piano offerta formativa), definito come “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (D.P.R. n. 275/99 art. 3, comma 1), ossia le azioni idonee ad una crescita democratica della società. Nel Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche, si specifica quali siano le individualità da perseguire: il pluralismo culturale il successo formativo il diritto di apprendere la crescita educativa di tutti gli alunni la valorizzazione della diversità la promozione delle potenzialità di ciascuno
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